Regolamento Urbanistico - Contestuale variante al Piano Strutturale

Secondo quanto previsto dalla Legge Regionale 3 gennaio 2005 n.1, la disciplina urbanistica comunale si compone di uno strumento della pianificazione, il Piano Strutturale, e di successivi atti di governo del territorio, fra cui il principale è il Regolamento Urbanistico.
Con il doppio regime di pianificazione si è passati da un’urbanistica intesa come mera regola di edificazione, al più generale concetto di governo del territorio che si compie attraverso la considerazione delle potenzialità e dei rischi.
Con Delibera del Consiglio Comunale n. 23 del 15 aprile 2009, questa Amministrazione ha approvato il Piano Strutturale, definendo le scelte principali relative all'assetto del territorio, sia di carattere statutario di lungo periodo che di carattere strategico, rivolte a definire gli obiettivi, gli indirizzi, i limiti quantitativi e le direttive alle concrete trasformazioni.
Per dare piena attuazione alle norme contenute nella L.R. 1/2005 e s.m.i., nonché alle indicazioni del Piano Strutturale, occorre procedere alla formazione del Regolamento Urbanistico quale atto di governo del territorio che traduce operativamente le indicazioni del Piano Strutturale nella disciplina delle trasformazioni e delle utilizzazioni ammesse nell’intero territorio comunale.
Le nuove disposizioni normative Regionali in materia di indagini geologiche, la nuova disciplina derivante dalla variante di adeguamento del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e le eventuali modifiche connesse alla Valutazione Ambientale Strategica, rendono necessaria una contestuale variante al Piano Strutturale vigente.