Lotta alla zanzara tigre

Caratteristiche della zanzara tigre

Il nome scientifico di questa zanzara è Aedes Albopictus e si differenzia dalla normale zanzare già ampiamente conosciuta (chiamata Culex), per le dimensioni ridotte e il colore nero con striature bianche sulle zampe e sul torace.
Di solito punge l’uomo e gli animali a sangue caldo durante le ore diurne, avendo come bersaglio preferito le gambe, sulle quali lascia gonfiori rossi molto pronunciati che rimangono sulla pelle anche per diversi giorni prima di scomparire.

Regole di prevenzione

Gli usuali interventi di disinfestazione, pastiglie per l’eliminazione delle larve e prodotti chimici per la soppressione degli esemplari adulti, non hanno molta efficacia con la zanzara tigre: la migliore arma per combatterla è la prevenzione. 
A fianco di queste azioni è di fondamentale importanza che tutti i cittadini adottino dei comportamenti tali da non favorire lo sviluppo delle larve, le quali solitamente vengono deposte in contenitori di acqua stagnante e nei tombini. 
Le principali norme di prevenzione da rispettare sono le seguenti: 

  • evitare la formazione di raccolte di acqua stagnante anche di piccole quantità 
  • svuotare almeno una volta la settimana, nel terreno e non nei tombini, l’acqua contenuta in sottovasi, piccoli abbeveratoi o altri contenitori 
  • coprire con zanzariere o con teli di plastica, avendo cura a non creare avvallamenti, i contenitori di acqua quali vecchie vasche non utilizzate, bidoni, fusti ecc. utilizzati negli orti o nei piccoli allevamenti di animali 
  • inserire pesci che si cibano di larve (pesci rossi o gambusie) nelle vasche e fontane ornamentali 
  • proteggere i tombini di giardini e cortili con reti anti zanzare. 

Il rispetto di queste semplici regole di comune buon senso è un requisito essenziale per affrontare efficacemente il problema, prima che si ripropongano nel periodo estivo i disagi dovuti alla presenza delle zanzare adulte.