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FAQ

Risposta alle domande frequenti sul Comune e i suoi servizi

Dove ha sede principale il Comune?

Il Comune ha sede municipiale principale  Via La Marmora, 34 - 50054 Fucecchio (FI).

Come funziona il diritto di accesso?

La trasparenza amministrativa è principio cardine e fondamentale dell’organizzazione delle pubbliche amministrazioni e dei loro rapporti con i cittadini. Nel Comune di Fucecchio la trasparenza amministrativa è garantita principalmente attraverso la pubblicazione di atti, informazioni e documenti nelle seguenti sezioni del sito internet istituzionale:

  • Albo pretorio on linedove vengono affissi tutti gli atti per i quali la pubblicazione è condizione necessaria per acquisire efficacia e quindi produrre gli effetti previsti;
  • Amministrazione trasparente, contenente i dati e le informazioni previste dal Decreto Legislativo n. 33 del 14 marzo 2013;
  • sezione Amministrazione, contenente le informazioni sul Sindaco, la Giunta, il Consiglio comunale e la struttura organizzativa oltre agli atti amministrativi generali e a quelli fondamentali di organizzazione, programmazione e controllo;
  • sezione Servizi, contenente informazioni sulle attività e i procedimenti del Comune suddivisi per tematiche.

Nel caso di dati e informazioni non disponibili sul sito internet, si ricorda che sono a disposizione dei cittadini i seguenti strumenti:

  • Accesso civico sempliceper richiedere, senza obbligo di motivazione, documenti, informazioni o dati mancanti oggetto di pubblicazione obbligatoria nella sezione “Amministrazione trasparente”.
  • Accesso civico generalizzato (FOIA)per presentare richiesta di accesso, senza obbligo di motivazione, a dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione obbligatoria.

Se i documenti riguardano un interesse specifico, allora può presentare richiesta di accesso documentale/procedimentale.

Per maggiori informazioni sulle attività e l'organizzazione del Comune, è possibile rivolgersi anche all'URP - Ufficio Relazioni con il Pubblico.

La motivazione è richiesta solo per l'accesso documentale.
Per l'accesso civico semplice e l'accesso civico generalizzato la motivazione non è invece richiesta.
Per l'accesso civico generalizzato è possibile indicare la finalità per la quale si chiedono i documenti: questa informazione, che è facoltativa, verrà utilizzata a fini statistici.

No, la domanda può essere presentata anche su carta libera, purchè contenga tutte le informazioni necessarie. Il modulo può essere utile come facsimile.

Per l'accesso documentale, la presa visione degli atti è gratuita, invece il rilascio di copia è legato al rimborso dei costi di riproduzione materiale e ricerca.
L'accesso civico semplice e l'accesso civico generalizzato sono gratuiti, salvo il rimborso dei costi della sola riproduzione materiale.
Il rilascio di copia digitale è gratuito se il supporto viene fornito dal richiedente o se la trasmissione degli atti è telematica (via e-mail o PEC).

No. Non esiste un limite puramente quantitativo, basato sul numero di documenti richiesti dal cittadino.
L’unica condizione da rispettare è che la richiesta sia ragionevole, cioè non pregiudichi in modo serio e immediato il buon funzionamento dell’amministrazione.
Per valutare la ragionevolezza della richiesta occorre considerare: l’eventuale attività di elaborazione (ad es. oscuramento di dati personali) che l’amministrazione dovrebbe svolgere per rendere disponibili i dati e documenti richiesti; le risorse interne che occorrerebbe impiegare per soddisfare la richiesta, da quantificare in rapporto al numero di ore di lavoro per unità di personale; la rilevanza dell’interesse conoscitivo che la richiesta mira a soddisfare.
Pertanto, non esiste un criterio puramente quantitativo che definisca l’irragionevolezza della richiesta.

Non è previsto l’obbligo per il richiedente di identificare “chiaramente” i dati o documenti che si vogliono ottenere.
Nel caso di domanda formulata in termini talmente vaghi da non consentire di identificare l’oggetto della richiesta (c.d. richiesta generica) o volta ad accertare il possesso di dati o documenti da parte dell’amministrazione (c.d. richiesta esplorativa), il Comune deve assistere il richiedente al fine di giungere a una adeguata definizione dell’oggetto della domanda.

Sì. Il diritto di accesso civico generalizzato spetta a “chiunque”, a prescindere dalla qualità o condizione (ad esempio, di cittadino o residente) del richiedente: nessuna differenziazione o disparità di trattamento è ammissibile ai fini del godimento del diritto in questione.

La richiesta viene registrata e trasmessa all'Ufficio che detiene gli atti. Viene quindi esaminata per verificarne la completezza, ed eventualmente viene fatta una richiesta di integrazione (ad esempio se manca la copia del documento d'identità o la delega oppure se non è chiaro il tipo di documento richiesto).
Una volta che la domanda è completa, si verifica l'eventuale presenza di soggetti controinteressati (soggetti che dall'esercizio del diritto di accesso potrebbero vedere pregiudicato il proprio diritto alla riservatezza). In questo caso viene inviata una comunicazione a tali soggetti, che hanno 10 giorni di tempo per presentare una motivata opposizione.
A questo punto il Comune può decidere il tipo di esito.
La fase che riguarda i controinteressati non è prevista per l'accesso civico semplice ma solo per l'accesso documentale e per l'accesso civico generalizzato.

Sono possibili quattro diversi tipi di esito, che sono sempre comunicati per iscritto al richiedente entro trenta giorni:

  • accoglimento: tutta la documentazione richiesta viene messa a disposizione dell'interessato, o pubblicata
  • accoglimento parziale: per esigenze di riservatezza o per altre ragioni previste dalla legge, può essere messa a disposizione del richiedente solo a una parte della documentazione
  • differimento: la domanda non può essere accolta immediatamente, ma solo in un secondo momento, indicato dall'Amministrazione
  • rifiuto: la domanda non può essere accolta.

Il procedimento di accesso civico generalizzato si conclude con un provvedimento espresso e motivato, da comunicare al richiedente e agli eventuali controinteressati, nel termine di 30 (trenta) giorni dalla presentazione della domanda.
Il termine di 30 (trenta) giorni è derogabile soltanto quando la richiesta deve essere comunicata a un eventuale controinteressato: in questa ipotesi, la decorrenza del termine è sospesa fino a dieci giorni.

Dalla data di presentazione della richiesta di accesso civico generalizzato, cioè dal giorno in cui il Comune riceve la domanda.
Solo nel caso in cui questa data non sia determinabile, si considera come data di decorrenza del termine la data di acquisizione della domanda al protocollo.

E' possibile presentare una domanda di riesame al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (per il Comune di Fucecchio è il Segretario comunale) che decide con provvedimento motivato entro il termine di 20 (venti) giorni dalla data di presentazione della domanda di riesame.

Il controinteressato è identificato e contattato dal Comune stesso che, ricevuta la richiesta di accesso ai dati o documenti, ne dà comunicazione al soggetto terzo.

Sì. La pubblica amministrazione non può rifiutarsi di dare accesso ai documenti richiesti con la motivazione che questi risalgono a una data anteriore all’entrata in vigore del d.lgs. n. 33/2013 o del d.lgs. n. 97/2016.
Un eventuale rifiuto motivato dalla pubblicazione amministrazione sulla base di un limite temporale non è previsto dalla legge ed è, quindi, illegittimo.

Nella sezione Amministrazione trasparente viene pubblicato ogni sei mesi un Registro degli accessi, che contiene l'elenco di tutte le richieste di accesso (documentale, civico e generalizzato) presentate al nostro Ente.

Come funziona la TARIC?

Per consentire la rilevazione dei conferimenti di rifiuti, i contenitori dovranno essere dotati dei nuovi dispositivi di lettura (in gergo tecnico TAG) da applicare ai contenitori che i cittadini stanno già usando. Saranno anche consegnati nuovi sacchi azzurri, uguali ai precedenti, ma anche questi dotati di un tag adesivo (già applicato) Per ricevere i tag è possibile:

  • RICHIEDERE L’INVIO DEL KIT A DOMICILIO, SEMPLICE, COMODO, GRATUITO E’ possibile accedere al sito di Alia, registrarsi su Aliapp - la nuova Area Clienti, al link https://aliapp.aliaserviziambientali.it/s/ - e prenotare la consegna a domicilio senza preoccuparsi di code o attese. Una volta ricevuti, è sufficiente seguire segui le istruzioni e applicare i TAG sui contenitori. La consegna è gratuita e ogni utente riceverà una notifica sia alla spedizione che al momento del recapito.
  • PRENOTARE UN APPUNTAMENTO O RECARSI PRESSO GLI INFOPOINT. Per prenotare un appuntamento, registrarsi su Aliapp - la nuova Area Clienti, al link https://aliapp.aliaserviziambientali.it/s/ - e scegliere il luogo, il giorno e l’orario a te più comodi. Sono stati aperti ulteriori sportelli dedicati a questo servizio.
  • Andare, anche senza appuntamento, in tutti gli InfoPoint Alia, indicati nell’elenco www.aliaserviziambientali.it/tariffa-corrispettiva-infopoint/

All’appuntamento è necessario portare il proprio codice utenza che trovate o sulla lettera inviata da Alia o su una bolletta. È possibile inviare una persona di fiducia a ritirare i materiali all’infopoint che dovrà portare con sé la lettera con il codice. 

Collegati alla WEB APP di Alia (non deve essere scaricata sul telefono) Seleziona la voce “Tariffa corrispettiva”. Nello spazio testo, digita una descrizione: “ritiro kit” oppure “tari corrispettiva”. A quel punto, procedi e compare un calendario con i posti disponibili. 

Nei bidoni in alto a destra, nelle ceste sempre in alto nella parte senza fori. 

Non è obbligatorio ma consigliabile nel momento in cui il tag non aderisca bene alla cesta. In alcuni modelli (quelli con i fori) è difficoltoso attaccare il tag ed è quindi opportuno sostituire la cesta. 

L’unico soggetto preposto a fornire informazioni è il gestore del servizio rifiuti Alia Servizi Ambientali Spa, ai seguenti contatti: 800 888 333 da rete fissa, 199 105 105 da rete mobile*, 0571 196 93 33 da rete fissa e rete mobile*

* il costo della chiamata dipende dal piano tariffario del proprio gestore telefonico Per evitare il costo della chiamata è preferibile chiamare da numero fisso.

Non sarà possibile rilevare i conferimenti dei rifiuti e quindi non potranno essere applicate eventuali riduzioni sulla base dei comportamenti. 

In tal caso, si avranno le seguenti conseguenze:

  • per le utenze domestiche, il gestore provvederà ad emettere fatturazione sulla base degli svuotamenti minimi previsti per il numero dei componenti del nucleo familiari rilevati, a cui saranno aggiunte le maggiorazioni previste per la non corretta effettuazione della raccolta differenziata (mancato ritiro altri bidoni rifiuti differenziati);
  • per le utenze non domestiche, la tariffa sarà comunque calcolata sulla base delle volumetrie virtuali assegnate secondo quanto previsto dalla Tabella 1 dell’Allegato 5 del Regolamento TARIC vigente. 

È il naturale completamento del percorso avviato con il sistema porta a porta, legando l’importo della tariffa da pagare alla produzione di rifiuti, superando – almeno in parte – le criticità dovute al calcolo della TARI presuntivo collegato solo alla superficie dell’immobile. In primo luogo, cambia la natura del tributo che non è più una tassa, ma una tariffa che va a coprire i costi del servizio e della cui gestione si fa interamente carico il gestore Alia Spa. La nuova tariffa, così come in precedenza, copre integralmente i costi per la raccolta, l’avvio al recupero, lo smaltimento dei rifiuti, lo spazzamento e la pulizia strade. Rimane sempre la suddivisione in parte fissa e in parte variabile. Cambia la modalità di misurazione della parte variabile con l’obiettivo di incrementare le quantità e la qualità del materiale avviato a recupero e riducendo la produzione di rifiuti indifferenziati. 

Il gestore misura tutte le tipologie di rifiuto (ad eccezione del vetro) per far sì che si produca meno grigio e più differenziato. Per ottenere le riduzioni, è sufficiente effettuare correttamente le raccolte differenziate di tutti i tipi di rifiuto. È naturale che chi già differenziava correttamente dovrà continuare a comportarsi nello stesso modo, senza aggravio di comportamenti diversi. 

Il calcolo della parte fissa funziona come per la TARI tributo vigente fino al 2022, il calcolo è effettuato in base alla superficie dell’immobile, e sulla base dei componenti (per le utenze domestiche) Per la parte variabile, vengono conteggiati gli svuotamenti del bidone grigio indifferenziato (RUI). Ad ogni utente, viene attribuito un profilo tariffario per la parte variabile in base alle abitudini pregresse (profilo che, in ogni caso, l’utente potrà modificare con comunicazione scritta al gestore dal trimestre successivo al primo di applicazione della tariffa corrispettiva): 

Minima produzione - Quando la produzione di grigio è abbastanza elevata, ma comunque inferiore proporzionalmente a tutte le altre tipologie. 

Massima differenziata - Quando la produzione di grigio è minima e la quantità di differenziato è elevata. 

Entrambe le tipologie possono beneficiare di riduzioni. In tutti i casi, per coloro che attuano comportamenti scorretti sono previste penalità 

Restano esclusi dalla tariffa i conferimenti di pannolini (per bambini di età inferiore ai 36 mesi) e supporti igienici per adulti, ma cambia il sistema di raccolta: da gennaio 2023 non dovranno più essere conferiti nel contenitore grigio ma dovranno essere utilizzati gli appositi sacchi da richiedere agli sportelli Alia. 

Gli svuotamenti stabiliti dal Regolamento servono come parametro per la fatturazione e per il calcolo dell’importo da pagare. Se gli svuotamenti del RUI (bidone grigio - indifferenziato) sono inferiori o pari al minimo stabilito, si accede alle riduzioni. Se gli svuotamenti del RUI (bidone grigio - indifferenziato) sono superiori al minimo stabilito si potrà, comunque, accedere alle riduzioni se il rapporto tra il RUI (bidone grigio - indifferenziato) e i rifiuti differenziati conferiti rientra nei parametri previsti dal Regolamento. 

Mantenendo il RUI (bidone grigio - indifferenziato) pari o al di sotto del numero minimo degli svuotamenti previsti, come da tabelle sotto riportate

Componenti/Svuotamenti minimi (litri/anno) - per l’anno 2023

  • 1 componente - 80 litri/anno
  • 2 componenti - 160 litri/anno
  • 3 componenti - 240 litri/anno
  • 4 componenti - 320 litri/anno
  • 5 componenti - 400 litri/anno
  • > 5 componenti - 480 litri/anno

Componenti/Svuotamenti minimi (litri/anno) - per l’anno 2024

  • 1 componente - 80 litri/anno
  • 2 componenti - 160 litri/anno
  • 3 componenti - 240 litri/anno
  • 4 componenti - 300 litri/anno
  • 5 componenti - 360 litri/anno
  • > 5 componenti - 400 litri/anno

Per accedere alle riduzioni saranno prese in considerazione due percentuali/rapporti:

  1. la percentuale di rifiuto indifferenziato sul totale dei rifiuti prodotti
  2. la percentuale di rifiuto differenziato sul totale dei rifiuti prodotti. 

Il calcolo degli svuotamenti minimi viene effettuato con riferimento al periodo di bollettazione.

Esempio: Bollettazione annuale effettuata con fatturazione trimestrale da parte del gestore. In tal caso, se 1 componente ha 80 litri/anno di svuotamenti minimi, significa che tale utente potrà effettuare al massimo 20 litri/trimestre di svuotamenti del bidone grigio (RUI) per rispettare il limite degli svuotamenti minimi. Se per un trimestre, l’utente effettua svuotamenti per 30 litri, allo stesso verrà fatturata l’eccedenza di 10 litri oltre i minimi. 

Da ora in poi è possibile e per coloro che scelgono questa modalità viene riconosciuta una riduzione massima fino al 5%. 

Ultima modifica: martedì, 23 luglio 2024

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