Descrizione estesa
Da Fucecchio a Cannes, passando per Dublino. E’ stato il viaggio di Malak Abou El Ouafa El Idrissi, studentessa dell’indirizzo Moda dell’istituto superiore “Arturo Checchi” di Fucecchio e dell’abito “Girl on Fire”, vincitore del premio “Glamour Award” alla finale mondiale del Junk Kouture, il movimento globale di moda giovanile ispirato alla sostenibilità, in cui ha rappresentato l’Italia dopo aver sbaragliato la concorrenza nella finale nazionale di Milano.
E proprio tra i divi della moda e del cinema, in uno dei festival più glamour e sfarzosi di sempre, otto giovani stilisti provenienti da varie parti del mondo hanno sfoggiato le loro creazioni, dimostrando che la moda circolare rappresenta un must su ogni red carpet.
Ma non solo. Dopo aver illuminato Cannes, gli studenti designer hanno portato la loro missione ancora più avanti, recandosi a Monaco per partecipare al Galà di Beneficenza "Save the Rainforest 2025", presso il prestigioso Fairmont Monte Carlo. Lì hanno presentato nuovamente i loro modelli, questa volta a sostegno della conservazione della fauna selvatica del Borneo e della foresta pluviale globale. Un'occasione per ricordare che ciò che indossiamo può rivelare molto su come ci prendiamo cura del nostro pianeta e di noi stessi.
Ricordiamo che l’abito “Girl on Fire”, ideato e creato da Sabrine Abouelouafa El Idrissi e Malak Abou El Ouafa El Idrissi, sotto la supervisione della professoressa Elena Desideri, è stato realizzato con il vecchio cotone della nonna, 1800 piume e fili di ferro.